Giornata dell’energia

Egregi rappresentanti dei Comuni, dei Cantone e della Confederazione
Gentile Signore, egregi Signori

È per me un grande piacere potervi dare il benvenuto a nome dell’Assemblea federale qui in Ticino, nella splendida regione del Locarnese. Per la prima volta la Giornata nazionale dell’energia si tiene nella Svizzera italiana: ringrazio gli organizzatori per questa scelta, che reputo importante per rafforzare la coesione nazionale e valorizzare la Svizzera e il suo territorio in tutte le sue sfaccettature – uno dei due temi che ho cercato di portare avanti in questo mio anno presidenziale. 

Energia – un elemento fondamentale che ci accompagna in tutta la nostra giornata, dalla sveglia al caffè mattutino, allo spostamento al posto di lavoro e le risposte alle varie e-mail, fino al momento serale passato sul divano a guardare la televisione. Ne risulta che la produzione e l’uso fatto dell’energia sono delle questioni di fondamentale importanza, che influenzano la società intera. Domande importanti che non si limitano a conseguenze nel presente o nel futuro prossimo, ma che possono avere ripercussioni a lungo termine. Conseguenze che ci ricordano giustamente i giovani che in questi mesi sono scesi in piazza a rivendicare una politica ambientale lungimirante che guardi al loro benessere, all’ambiente e alla salute di noi tutti e tutte. I giovani sono riusciti a catalizzare l’attenzione pubblica su una delle questioni più importanti dei nostri tempi, spingendo la politica a reagire con maggior determinazione e rapidità rispetto al passato. Un esempio è la recente decisione del Consiglio degli Stati in ambito della discussione sulla revisione della Legge sul Co2, dove tra le varie misure ci si è focalizzati in particolare sul ridurre le emissioni di CO2 degli edifici, limitando l’utilizzo di nafta e favorendo risanamenti energetici. Misure che assieme ad altre dovrebbero permettere alla Svizzera di raggiungere i propri obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi.

Il raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi è fondamentale per il futuro della politica ambientale del mondo intero: la questione climatica è di tale portata che una risposta internazionale è necessaria. Servono sforzi globali che superino i confini nazionali e gli steccati partitici; senza però voler sminuire la responsabilità dei singoli paesi, tra cui anche il nostro. Come Svizzera facciamo degli sforzi notevoli in diversi ambiti – penso per esempio all’approvvigionamento energetico basato in grande parte sull’idroelettrico -; sforzi che vanno portati avanti. Ma non dobbiamo neppure innalzarci su un piedistallo: ci sono ambiti in cui possiamo e dobbiamo fare di più come Svizzera. Siamo da una parte un paese che ha le risorse finanziarie per potersi permettere di investire i fondi necessari per implementare una politica climatica incisiva, ma soprattutto disponiamo dall’altra parte dell’expertise e delle conoscenze tecnologiche per fare la svolta energetica. Con il politecnico di Zurigo e quello di Losanna, ma anche con i vari istituti universitari professionali, disponiamo di ricercatori e ricercatrici riconosciuti a livello internazionale che lavorano giorno dopo giorno per migliorare e sviluppare le tecnologie per affrontare le sfide che ci attendono.

Tecnologie che poi vanno implementate dai privati e soprattutto dal pubblico, a livello comunale, cantonale e nazionale. In un sistema federalista come il nostro ogni attore ha le proprie competenze, la propria responsabilità – anche l’entità geografica più piccola dei comuni. Non a caso avete deciso di incentrare l’incontro di quest’anno proprio sulla collaborazione intercomunale nell’ambito delle “Regioni – Energia”. Collaborando tra di loro e trovando le giuste sinergie anche piccoli comuni possono dare un importante contributo alla svolta energetica, come auspicata anche dal Popolo svizzero in occasione della votazione sulla “Strategia Energetica 2050”. 

Egregi rappresentanti dei comuni, ci tengo a ringraziarvi a nome delle mie colleghe e dei miei colleghi dell’Assemblea federali per i vostri sforzi. Come cittadina del comune di Lumino so bene di cosa parlo: Lumino è infatti il primo comune del Sopraceneri ad essersi certificato con il marchio Città dell’energia nel 2010, dando un impulso a tutta la regione. Più recentemente si riconferma pioniere in ambito di politica energetica distinguendosi da un lato come prima Città dell’energia GOLD del Cantone Ticino e dall’altro, con Basilea, Buchs e Zurigo, come “Città dell’energia in cammino verso la Società a 2000 Watt”.

Fra i progetti di rilievo realizzati vi sono un’illuminazione pubblica costituita al 100% da lampade a LED, l’ampliamento della scuola dell’infanzia secondo lo standard MINERGIE-P, la copertura totale dei propri consumi di elettricità con energia elettrica certificata naturemade basic, la realizzazione di un impianto fotovoltaico sul tetto della palestra comunale, il riscaldamento di tutti i propri edifici con energie rinnovabili e indigene, pellet e calore ambientale, così come la costruzione di una passerella ad uso di pedoni e ciclisti che collega la zona dei palazzi alle scuole comunali e molto altro ancora.

È importante sottolineare che questo traguardo è il risultato dell’impegno dell’intero Comune: partendo dalla volontà politica attraverso l’importante supporto dell’amministrazione comunale e dei Consulenti Città dell’energia per arrivare sino alla cittadinanza. Come luminese sono orgogliosa dei risultati raggiunti, una dimostrazione che l’impegno porta a risultati concreti.

L’ottenimento del label Città dell’energia GOLD e del riconoscimento come Città dell’energia in cammino verso la Società a 2000 Watt è un traguardo, ma anche e soprattutto un ulteriore stimolo per continuare a lavorare ed «essere d’esempio», attuando misure concrete e di sensibilizzazione per promuovere una crescita nel rispetto e nella considerazione delle preziose e limitate risorse del nostro pianeta. Perché ognuno di noi – individuo o entità politica – può contribuire a promuovere uno sviluppo sostenibile indispensabile a garantire il futuro delle prossime generazioni.

Concludo ringraziandovi per la vostra presenza alla giornata odierna, che permette di rafforzare la collaborazione e la conoscenza reciproca tra le varie entità politiche, il mondo della ricerca e i professionisti del settore energetico. Grazie per l’invito e vi auguro una buona giornata… dell’energia!

Alessandro

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