Per una previdenza vecchiaia forte ed equa
L’AVS è la nostra più importante assicurazione sociale, che non solo va difesa bensì anche rafforzata per garantire a tutte e tutti una vecchiaia dignitosa. Per molte persone infatti le rendite pensionistiche non sono più sufficienti: oggi (2021) la rendita AVS ammonta a un massimo di 2’370 franchi al mese. La metà di coloro che sono andati in pensione nel 2018 si deve accontentare di meno di 1’772 franchi al mese di rendita AVS. Il reddito di tutte coppie di più di 65 anni è costituito dal 50% delle rendite AVS. Per le donne la situazione è ancora più insostenibile: le loro rendite pensionistiche sono di oltre il 30% più basse di quelle degli uomini. Un terzo delle donne in pensione non ha accesso al 2. pilastro e coloro che lo ricevono, hanno in media il 40% in meno di pensione rispetto agli uomini e sono due volte più dipendenti dalle prestazioni complementari.
La vecchiaia deve essere vissuta da tutt* in modo degno e mi impegno perché siano adottate le misure che lo permettano. È necessario rafforzare il patto fra le generazioni. Sono anche fondamentali delle riforme al 2° pilastro, purtroppo la riforma in questo ambito attualmente in discussione e come sembra scaturire dall’esame parlamentare, penalizzerà ulteriormente le donne e i redditi medio-bassi.
La riforma AVS21 decisa dal parlamento nel dicembre 2021 non è sostenibile. Infatti, penalizza tre volte le donne: l’età pensionabile aumenterà a 65 anni, il pensionamento flessibile sarà possibile solo a 63 anni (rispetto ai 62 proposti dal Consiglio federale) e le misure di compensazione per le donne della generazione di transizione rappresenteranno ancora solo un terzo delle misure di risparmio. Tutto questo mentre nella realtà le pensioni delle donne sono di un terzo inferiori a quelle degli uomini e il divario salariale di genere non spiegato è di circa l’8%. Sostengo quindi il referendum lanciato dal USS e dal PSS.
Inoltre, sostengo l’Iniziativa per una 13esima mensilità AVS, dichiarata riuscita nel giugno 2021 e sulla quale il popolo sarà chiamato ad esprimersi in votazione. Di seguito un estratto del mio discorso pronunciato in occasione della consegna delle firme raccolte a favore dell’iniziativa alla Cancelleria federale il 2 giugno 2021: “Una società e uno Stato solidali non dovrebbero permettere che coloro che per tutta la loro vita hanno contribuito al successo dell’economia svizzera siano lasciati in situazione di precarietà e di povertà una volta usciti dal mercato del lavoro per motivi di età. Esistono soluzioni finanziabili per fare in modo che ognuno di noi possa vivere una vecchiaia serena. Non possiamo dimenticare che la pensione è un argomento che ci riguarda tutte e tutti. C’è chi vi è confrontato già ora mentre gli altri lo saranno in futuro. L’AVS è l’assicurazione sociale più sociale. Rafforzarla è anche nell’interesse delle nuove generazioni, che hanno sempre più lavori precari che si ripercuotono negativamente anche sui loro averi di vecchiaia”.