Premi cassa malati: le proposte ci sono, ci vuole la volontà politica in Ticino come a Berna
Negli ultimi anni le casse malati hanno accumulato riserve per circa 11 miliardi di franchi, soldi che provengono dai premi cassa malati pagati dagli assicurati. Riserve che sono accantonate per i tempi di crisi e che ora superano di gran lunga le riserve legali previste dalla legge. Ma proprio perché siamo in un periodo di crisi sociale economia e sociale e i premi cassa malati sono un onere che molte economie domestiche non possono più permettersi, è urgente intervenire. Ad esempio utilizzando queste riserve per finalmente abbassare i premi cassa malati. Soldi che potrebbero servire a contrastare la perdite di reddito dovute alla crisi economica di chi ha un lavoro precario o è a beneficio del lavoro ridotto compensato solo con l’80% del salario. Ma anche di quelle famiglie e persone del ceto medio che non hanno accesso ai sussidi cassa malati, ma per i quali i premi dell’assicurazione malattia sono tra le principali voci di spesa che negli anni hanno inciso in maniera importante sul bilancio famigliare.
Ben vengano quindi le voci critiche e le reazioni all’annuncio dei premi cassa malti per l’anno prossimo. Va anche però ricordato che le proposte ci sono, manca però la volontà politica di una parte del parlamento per attuarle. E’ il caso di quanto richiesto dal partito socialista durante l’esame della legge urgente per affrontare l’epidemia di Covid-19: per salvaguardare il potere d’acquisto delle economie domestiche abbiamo proposto un emendamento che avrebbe permesso di ridurre le riserve obbligatorie costituite dagli assicuratori e di retrocedere questo importo direttamente agli assicurati. Una proposta concreta ed articolata per sostenere il potere d’acquisto delle cittadine e dei cittadini. Una misura di crisi bocciata purtroppo dal centro destra nel parlamento federale e che se attuata avrebbe avuto un impatto concreto di alcune centinaia di franchi per gli assicurati. Un tema che riprenderemo con forza affinché si crei la base legale per diminuire le riserve eccessive degli assicuratori malattia, cosi come sul tavolo della dibattito parlamentare ci sarà a breve l’iniziativa popolare depositata dal partito socialista per limitare i premi dell’assicurazione malattia al massimo al 10% del reddito disponibile di un’economia domestica.
Il problema del finanziamento dell’assicurazione malattia è un’urgenza vera e propria che come socialisti abbiamo sempre cercato di affrontare alla radice, proponendo una cassa malati pubblica invece che una sempre più agguerrita concorrenza tra le casse. O rivendicando maggiore solidarietà nell’assicurazione malattia, invece di iniqui premi che non tengono conto del reddito. Ma anche opponendoci ai tagli dei contributi cantonali e federali per la riduzione dei premi cassa malati. Così come con mozioni concrete per ridurre i prezzi dei medicamenti o per rivedere l’offerta di prestazioni medico sanitarie non necessarie ma costose e per un diverso sistema tariffale.
Le proposte ci sono e sono concrete attuabili. Purtroppo finora alle parole di tanti non sono seguiti i fatti.