Iniziativa per multinazionali responsabili: un’Iniziativa che rispecchia i nostri valori
Uno dei valori della Svizzera di cui vado più fiera è la nostra tradizione umanitaria. Siamo il paese depositario della Convenzione di Ginevra e accogliamo le sedi di importanti organizzazioni a livello internazionale che si battono per i diritti umani, dall’ONU al comitato internazionale della Croce Rossa. Quando ero Presidente del Consiglio nazionale ho avuto l’onore di visitare numerosi paesi. Nei numerosi incontri con le autorità e la popolazione di questi paesi di persona ho sentito la buona reputazione di cui la Svizzera gode. Reputazione messa purtroppo a rischio dall’agire irresponsabile di alcune multinazionali con sede in Svizzera, che mettono i loro interessi economici al di sopra del bene comune; perfino sopra i diritti umani. Questo è inaccettabile.
Come Consigliera nazionale dapprima e successivamente come Consigliera agli Stati ho avuto modo di seguire da vicino i lavori parlamentari in merito a questa iniziativa popolare; lavori che sono stati diversi dal solito per diversi aspetti. Innanziutto per le lunghe tempistiche. La lobby delle multinazionali ha sfruttato i propri contatti nell’Assemblea federale, cercando di prendere più tempo possibile nella speranza di indebolirci, mentre loro stavano preparando la loro campagna da 8 milioni di franchi. È però avvenuto l’esatto contrario: il sostegno all’Iniziativa è aumentato!. È cresciuto tra i partiti politici, tra le associazioni, ma anche e soprattutto nella società civile e per questo ci tengo a ringraziare particolarmente tutte e tutti coloro che negli ultimi mesi e in questi giorni lo stanno dimostrando.
Il secondo aspetto, che si è percepito molto durante i lavori parlamentari, è la forte influenza della lobby delle multinazionali messa in campo per contrastare questa Iniziativa, che è riuscita ad affossare agli Stati il controprogetto vincolante che avrebbe portato al ritiro della stessa. Ma le pressioni non si sono fermate a questo, come dimostrano inchieste del TagesAnzeiger e della Wochenzeitung. Per confondere l’elettorato, Karin Keller-Sutter ha presentato un controprogetto-alibi che non porta alcun miglioramento.
Questo controprogetto stabilisce infatti che le multinazionali dovranno unicamente pubblicare un rapporto in cui affermano di avere a cuore i diritti umani e l’ambiente e cosa intendono fare per evitare situazioni problematiche. Nulla di più. Nessuna assunzione di responsabilità; nessuna conseguenza in caso di infrazione. Questo controprogetto-alibi è un affronto alle persone che si vedono cacciare, anche con l’uso della forza, dalle loro terre perché Glencore deve aprire una nuova miniera oppure inquinare la propria acqua potabile dal cementificio di Lafarge-Holcim.
L’unica vera soluzione a queste pratiche commerciali senza scrupoli è l’Iniziativa per multinazionali responsabili, con le sue regole vincolanti. Sono quindi onorata di potermi impegnare per un Sì il 29 novembre a fianco di colleghe e colleghi di tutti i partiti, che mostrano quanto sia ampio il sostegno a questa Iniziativa. Un’iniziativa che rispecchia i valori del nostro paese, che sono la tradizione umanitaria, ma anche quelli di una nazione che vuole garantire il rispetto dei diritti umani e la salvaguardia dell’ambiente qui come nel resto del mondo, un’iniziativa che permette di rafforzare la giustizia sociale ovunque nel mondo.
Intervento di Marina Carobbio durante la conferenza stampa del 12 ottobre 2020.