Passi concreti verso l’uguaglianza e più giustizia
Buongiorno,
in attesa dell’inizio della prossima sessione delle Camere federali, vorrei parlarvi di un tema che mi sta molto a cuore: l’uguaglianza di genere. Ho avuto il privilegio di partecipare alla Sessione delle donne 2021 nella quale assieme a tante donne provenienti da tutto il Paese ci siamo confrontate per trovare delle soluzioni politiche concrete per promuovere, e raggiungere, la parità. Novembre è inoltre un mese importante in quanto cade la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, per ricordarci che tutti i giorni dobbiamo impegnarci per eliminare la violenza sulle donne, sia in Svizzera che all’estero. L’educazione in questo senso è fondamentale, così come anche il principio “Solo se sì” (vedi in seguito).
Fra qualche settimana, il 28 novembre, voteremo su tre temi federali. Vorrei sottolineare l’importanza di sostenere concretamente il personale curante votando di sì all’Iniziativa per cure infermieristiche forti.
Sessione delle donne 2021: 23 petizioni per la parità di genere
Dal 29 al 30 ottobre 2021, 246 donne provenienti da tutta la Svizzera si sono riunite a Berna per la Sessione delle donne 2021. Tra di loro, anche una delegazione di dodici donne ticinesi della quale ho avuto l’onore di fare parte. Si è trattato della seconda Sessione delle donne, dopo la prima avvenuta nel 1999, l’evento clou dei festeggiamenti del cinquantesimo anniversario dell’ottenimento dei diritti di voto e di eleggibilità delle donne svizzere che cade festeggiato quest’anno.
Le partecipanti, elette tra 1’200 candidate, hanno prima partecipato ai lavori delle otto Commissioni tematiche per poi riunirsi in plenaria per discutere di proposte concrete per raggiungere finalmente la parità di genere nel nostro Paese. Ho partecipato con entusiasmo a tutte le fasi della Sessione, della quale sono anche stata una delle quattro co-presidenti (vedi qui il mio saluto iniziale). È stata un’esperienza importante che ha visto riunirsi donne con percorsi di vita diversi che hanno portato il loro sguardo e condiviso le loro opinioni su come superare i divari che ancora separano le donne e gli uomini.
In plenaria, sono state adottate 23 petizioni (le trovi qui in francese e qui in tedesco), ossia proposte concrete per raggiungere la parità in ambiti che vanno dalla sanità, alla sicurezza e al mondo del lavoro, che saranno sottoposte al Parlamento e al Consiglio federale.
Votazioni del 28 novembre 2021: gli applausi diventino soluzioni concrete
Sì all’Iniziativa sulle cure infermieristiche
A fronte di un crescente bisogno di cure, dovuto dall’aumento della speranza di vita, alle malattie croniche sempre più complesse, in Svizzera si constata una penuria crescente di personale curante: entro il 2029 saranno necessari 70’000 curanti in più. Inoltre, a preoccupare è anche l’abbandono precoce della professione da parte di più del 40% delle infermiere e degli infermieri.
L’Iniziativa propone delle soluzioni concrete per far fronte a questi problemi e chiede di formare più personale così da garantire la qualità delle cure, migliorare la qualità del lavoro per prevenire l’abbandono della professione e retribuire adeguatamente le prestazioni infermieristiche.
Durante la pandemia abbiamo applaudito dai nostri balconi il personale curante, è il momento di dimostrare loro concretamente il nostro apprezzamento facendo in modo che possano lavorare in condizioni giuste.
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Sì alla Modifica del 19 marzo 2021 della legge COVID-19
Votare di sì alla legge COVID-19 permetterà di continuare a sostenere e proteggere le persone e le imprese che sono tuttora fortemente destabilizzate dalle conseguenze della pandemia. Accettare la legge COVID-19 permette inoltre di continuare a promuovere la campagna vaccinale e di proseguire con le strategie che stanno permettendo di contenere il coronavirus evitando così nuove chiusure generalizzate. Un sostegno importante per la sanità e l’economia del nostro Paese, e del loro buon stato ne beneficiamo tutt*.
No all’Iniziativa sulla giustizia
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25 novembre 2021: Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
Nel 2000 l’Assemblea delle Nazioni Unite ha istituito, con cadenza annuale, il 25 novembre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Non è una data scelta a caso; essa onora le sorelle Mirabal, tre attiviste politiche della Repubblica Dominicana brutalmente assassinate nel 1960 per ordine dell’allora governatore del Paese, Rafael Leónidas Trujillo.
In Svizzera, così come nel resto del mondo, vi è la necessità di agire con urgenza e determinazione contro la violenza sulle donne. Quest’anno, in Svizzera, sono attualmente 25 le vittime di femminicidio (dato all’8 novembre 2021, tratto da Stop Femizid) e 9 le donne sopravvissute a un tentativo di femminicidio. Nel 2020 il totale di femminicidi nel nostro Paese era stato di 16 e 5 tentativi. Sono dati allarmanti di un problema che la politica e la società civile nel suo insieme devono affrontare per trovare le giuste soluzioni.
L’educazione è molto importante per prevenire la violenza, così come anche l’utilizzo dei termini appropriati per descrivere questi fenomeni. Per questo motivo ho portato il tema in Parlamento depositando una mozione (20.3503) per correggere l’art. 113 del Codice penale svizzero in italiano e in francese, togliendo il riferimento alla “passione” a favore di un termine neutro. La mozione non è stata accolta per pochi voti, ma il tema ha avuto molta risonanza sui media, grazie anche alla mia interpellanza 20.3505 per misure concrete per eradicare il femminicidio nel nostro Paese.
Attualmente, il Parlamento si sta occupando della revisione del diritto penale in materia di reati sessuali. Sostengo il principio che afferma “Solo se sì”: qualsiasi atto sessuale imposto senza consenso deve essere considerato violenza carnale, indipendentemente dal sesso e dal corpo della persona che la subisce. Trovi qui maggiori informazioni, anche su come sostenere attivamente questo principio.
PS Ticino: due firme per un Ticino più giusto e solidale
Il Partito Socialista Ticino ha lanciato da poco la raccolta firme per l’Iniziativa per un salario minimo sociale. Tramite questa Iniziativa, il PS Ticino vuole togliere la possibilità di deroga ai CCL sfruttata da alcuni per non far pagare i salari minimi alle imprese. Inoltre, l’Iniziativa vuole aumentare il salario minimo al corrispettivo delle prestazioni complementari AVS-AI, con l’aggiunta delle spese per conseguire lo stipendio. Concretamente, il salario minimo aumenterà fino ad almeno 21,50 franchi. Puoi stampare il foglio delle firme da rispedire al PS Ticino qui. A questa pagina trovi maggiori indicazioni relative all’Iniziativa e a come sostenerla.
Vi invito a firmare il Referendum, sostenuto dal Partito Socialista Ticino, contro il Decreto legislativo relativo al pareggio del conto economico. In Ticino è stato deciso di conseguire il pareggio del conto economico dello Stato entro il 31 dicembre 2025. Questo significherà principalmente tagli alla spesa relativi al personale, ai beni e servizi e ai contributi. A farsi carico di questi tagli saranno ancora una volta le persone del ceto medio e basso. Puoi stampare il foglio delle firme da rispedire al PS Ticino qui.
Parla con Marina Carobbio – Le sessioni ai tempi della pandemia
Vi invito a seguire e a partecipare alla mia prossima diretta Facebook che si terrà il prossimo mercoledì 10 novembre 2021, dalle 20:30. Potrete connettervi tramite la mia pagina Facebook. Vi aspetto con piacere per discutere e scambiare opinioni.
Vi ringrazio per seguirmi sempre nella mia attività, per le vostre opinioni e i vostri consigli.
Cari saluti,
Marina