Misure sociali e ambientali urgenti per garantire una vita dignitosa - Newsletter
Buongiorno,
la sessione invernale delle Camere federali (28 novembre – 16 dicembre 2022) si preannuncia ricca di temi e battaglie importanti per difendere e promuovere uno Stato sociale forte e solidale. In seno al Consiglio degli Stati mi chinerò su dei dossiers molto importanti, tra i quali la riforma del 2. pilastro, gli aiuti urgenti per il 2023 per ridurre i premi di cassa malati e il controprogetto all'iniziativa popolare per limitare i premi di cassa malati al 10% del reddito. Sono fermamente convinta che per far fronte all'inflazione, agli aumenti dei costi della sanità e degli affitti, siano necessarie misure urgenti da affiancate a delle strategie a lungo termine per contenere le spese e rafforzare i salari. La giustizia sociale è un tema per il quale non mi stancherò mai di lottare, in qualsiasi ambito della mia vita.
Mercoledì 7 dicembre 2022 le Camere riunite eleggeranno due nuovi membri del Consiglio federale. Per la successione di Simonetta Sommaruga il Gruppo Socialista presenta all'Assemblea federale due candidate valide, competenti e con una vasta esperienza politica: Elisabeth Baume-Schneider (Consigliera agli Stati del Canton Giura) ed Eva Herzog (Consigliera agli Stati del Canton Basilea-Città). Con la scelta di presentare un ticket femminile, il Gruppo Socialista ha nuovamente sottolineato il suo impegno concreto per sostenere la presenza delle donne nelle alte sfere decisionali. Un'equa rappresentanza di genere è infatti centrale per il rafforzamento della democrazia.
Il Partito Socialista si impegna anche a fondo per lottare contro le violenze di genere. La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, che si tiene annualmente il 25 novembre, è l'occasione per ricordare le numerose vittime della violenza di genere e riflettere su proposte politiche concrete e azioni di sensibilizzazione al fine di stabilire delle misure di protezione e di educazione al rispetto. A livello politico mi sono occupata del tema richiedendo l'utilizzo del termine femminicidio nel linguaggio pubblico e nei media (20.3505), portando avanti con successo la richiesta di campagne di prevenzione contro la violenza domestica per le persone con disabilità (22.3233) e per centri specializzati per le vittime di violenza di genere (22.3234). Riguardo all'importanza delle parole e dei meccanismi mediatici della narrazione delle violenze di genere, vi ricordo lo spettacolo di Cristina Gamberi e Marina Senesi "Doppio taglio" che andrà in scena il prossimo 10 dicembre presso il Teatro Sociale di Bellinzona (più informazioni qui).
C'è un altro aspetto su cui voglio lavorare sia a livello federale che cantonale, quello della violenza economica, che rende finanziariamente dipendenti le vittime dagli autori di violenza tramite, tra gli altri, l'emarginazione dal mondo del lavoro e il controllo delle risorse finanziarie. È necessario lo stanziamento di aiuti finanziari adeguati per sostenere il percorso di autodeterminazione di tutte le vittime di violenza domestica. Avevo già portato questo tema all'ordine del giorno del Consiglio degli Stati depositando l'interpellanza (22.3097). La violenza contro le donne è un dramma per le vittime, per le loro famiglie e i loro cari e per la società nel suo insieme. Il 25 novembre sono iniziati sedici giorni di attivismo contro la violenza di genere che ci porteranno alla Giornata Mondiale dei diritti umani del 10 dicembre.
Un anno fa il popolo svizzero ha accettato l'iniziativa popolare per cure infermieristiche forti. Oltre alla formazione di più personale curante, come previsto dalla legge di applicazione dell'iniziativa popolare che sarà varata dal Parlamento nelle prossime settimane, è urgente agire anche sulle condizioni di lavoro nel settore delle cure. Sabato 26 novembre ho partecipato alla manifestazione nazionale a Berna per chiedere misure urgenti per evitare il collasso delle cure sanitarie.
Come saprete, sono candidata al Consiglio di Stato per la lista unitaria Socialisti e Verdi. Durante la campagna elettorale metterò l'accento sui temi che mi stanno più a cuore avanzando anche delle proposte concrete per il Ticino e la sua popolazione. Nel mio ruolo politico sono una rappresentante delle cittadine e dei cittadini. Per questo ritengo fondamentale avere un dialogo aperto e costruttivo con la popolazione. Vi invito quindi volentieri a scrivermi per discutere assieme dei temi importanti per la vostra vita e la nostra società.
Esplosione dei premi di cassa malati: da Berna a Bellinzona è urgente incrementare gli aiuti e arginare gli aumenti
La prima settimana della sessione sarà caratterizzata dal tema dei premi di cassa malati, e non potrebbe essere altrimenti dal momento che nel 2023 è previsto un aumento dei premi superiore a quello registrato negli ultimi 20 anni. L'incremento dei costi della sanità, sommato alle altre voci di spesa pure loro in crescita, contribuisce a erodere il potere d'acquisto delle economie domestiche. È in questa situazione di grandi difficoltà per le famiglie che si inserisce la nostra richiesta per degli aiuti urgenti per il 2023 mirati a ridurre i premi di cassa malati (22.3793), che sarà discussa in seno al Consiglio degli Stati martedì 29 novembre. Il giorno seguente sarà anche trattato il controprogetto indiretto all'iniziativa popolare "per premi meno onerosi" (21.063). Grazie all'iniziativa del Partito Socialista il modello di assicurazione di base tornerebbe a essere più sociale. Se il progetto fosse accettato nessuno dovrà destinare più del dieci per cento del proprio reddito per pagare i premi. Sia in merito alla richiesta di aiuti urgenti sia in merito all'iniziativa, il Consiglio nazionale ha adottato delle soluzioni che rispondo all'aumento dei premi. Al contrario, la maggioranza della Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati (CSSS-S) sembra invece negare i problemi. Mi batterò in aula per far sì che siano ascoltate le voci di tutt* coloro che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese chiedendo che siano finalmente adottate delle misure adeguate per contrastare l'aumento dei premi.
Anche in Ticino si discutere di premi di cassa malati. Purtroppo la scorsa settimana la maggioranza del Gran Consiglio ha respinto la nostra iniziativa "Limitiamo i premi di cassa malati per il ceto medio e rendiamo accessibile l'aiuto agli aventi diritto!" (IG684), adducendo come motivazione che lo stato delle finanze cantonali non permetterebbe di stanziare più aiuti. Eppure, questa stessa maggioranza sembra intenzionata a concedere ulteriori sgravi fiscali mascherati da deduzioni sociali che non favoriranno chi ne ha veramente bisogno ma saranno un aiuto ai più benestanti, riducendo al contempo le entrate cantonali.
Chi ha lavorato tutta la vita merita pensioni dignitose
La situazione riguardante le pensioni non è per niente rosea. Da un lato perché queste sono diminuite mediamente di circa il 20% negli ultimi anni e stanno perdendo valore a causa dell'inflazione, dall'altro poiché i premi di cassa malati incidono in maniera importante anche sul reddito delle pensionate e dei pensionati. La situazione delle donne in pensione è ancora più precaria: più di un terzo non beneficia di nessuna rendita dal 2. pilastro e per chi ne usufruisce, essa è la metà di quella degli uomini. È in questo contesto che si inserisce la riforma del 2. pilastro (LPP, 20.089) in discussione al Consiglio degli Stati durante la prima settimana di sessione. Quanto scaturisce dai lavori commissionali purtroppo non solo non risponde adeguatamente ai problemi sopraccitati ma la diminuzione del tasso di conversione dal 6,8% al 6% e le insufficienti compensazioni porteranno a una diminuzione reale delle rendite.
Durante la campagna per la riforma AVS21, i sostenitori del sì hanno promesso di migliorare la situazione delle donne nel 2. pilastro. Ora è il momento di decidere misure concrete in questo senso. Durante la sessione invernale, il Consiglio nazionale discuterà dell'iniziativa dell'Unione sindacale svizzera, sostenuta dal PSS, "per una 13esima mensilità AVS" (22.043). È infatti solo con un rafforzamento dell'AVS che si possono migliorare in modo efficace le rendite pensionistiche. Purtroppo, anche in questo caso la maggioranza commissionale invita a respingere l'iniziativa popolare. Sia il rafforzamento dell'AVS che i miglioramenti nel 2. pilastro devono essere affrontanti congiuntamente. Mi auguro quindi che nell'ambito delle discussioni tra le due camere il Parlamento sappia correggere le decisioni prese finora e riconosca finalmente la necessità di garantire rendite pensionistiche dignitose, invece di favorire anche in questo ambito gestori patrimoniali, assicuratori e brokers.
Riguardo al tema delle pensioni, ricordo l'importante mobilitazione del settore pubblico del nostro Cantone contro i tagli previsti delle rendite delle e degli assicurati dell'Istituto di previdenza del Canton Ticino che culminerà nella manifestazione del 14 dicembre a Bellinzona. I tagli delle rendite del 40% non possono essere accettati!
Giustizia ambientale e lotta alla povertà: un circolo virtuoso
Gli eventi climatici estremi, conseguenza del riscaldamento globale, sono una realtà dalla quale nessun Paese può dirsi al riparo. Sia a livello internazionale che all'interno delle Nazioni ci sono però delle grandi differenze in termini di risorse finanziarie a disposizione per far fronte ai disastri ambientali.
Oxfam International (2020) stima che tra il 1990 e il 2015 il 10% più ricco della popolazione mondiale (circa 630 milioni di individui) è stato responsabile del 52% delle emissioni cumulative di gas serra. Nello stesso periodo, la metà più povera dell’umanità (circa 3,1 miliardi di persone) ha generato il 7% della CO2. Al contempo però le Nazioni più povere sono le più toccate dagli eventi climatici estremi. Nel suo rapporto, l'allora relatore speciale delle Nazioni Unite per povertà e diritti umani Philip Alston (2019) indicava che i Paesi in via di sviluppo dovranno sopportare la maggior parte dei costi del riscaldamento globale, cioè una quota del 75-80%. Non solo, il cambiamento climatico contribuisce a scavare il divario tra i Paesi ricchi e i Paesi poveri, rendendo quest'ultimi ancora più poveri. Le disuguaglianze non sono però solo tra i Paesi. Anche all’interno della stessa Nazione degli studi hanno evidenziato come la popolazione più ricca sia relativamente meglio attrezzata per proteggersi e adattarsi ai cambiamenti climatici rispetto alla popolazione meno abbiente.
È importante che la politica svizzera preda delle misure immediate a favore della protezione del clima e della transizione verso un'economia verde. Questo non solo perché il nostro Paese deve assumersi le sue responsabilità a livello globale, ma anche per proteggere tutti coloro che in Svizzera sono più sensibili alle conseguenze dei cambiamenti climatici, cioè le classi medio e medio basse. Investire nelle tecnologie verdi, nell'energia rinnovabile, nel rispetto e la protezione dell'ecosistema significa prendere delle misure a favore dell'economia, della sicurezza energetica e del benessere psico-fisico di tutt* noi. Contribuire alla lotta al cambiamento climatico è un dovere personale e collettivo per assicurare un presente e un futuro migliori per tutt*. Sosteniamo quindi con risoluzione l'attuazione di vere politiche di giustizia sociale e ambientale!
Vi ringrazio per seguirmi sempre nella mia attività, per le vostre opinioni e i vostri consigli.
Cari saluti,
Marina