La parola alle donne: sguardi su passato, presente e futuro
Uno sguardo al femminile – un’esposizione itinerante di foto d’archivio viste attraverso le parole di 45 donne. Si tratta dell’esposizione itinerante promossa dall’Archivio audiovisivo di Capriasca e Val Colla che vuole così celebrare il 50° anniversario del suffragio femminile in Svizzera. Sono stata invitata ad intervenire in occasione della presentazione della mostra al Giardino Belvedere di Lugano il 13 ottobre 2021. Di seguito trovate il mio intervento.
Egregio signor Arigoni,
Egregio signor Badaracco,
Gentili Signore, Egregi Signori,
sono lieta di essere qui oggi in questa bella cornice di natura in occasione della presentazione dell’esposizione itinerante “Uno sguardo al femminile” e ringrazio l’Archivio audiovisivo di Capriasca e Val Colla per l’invito e la Città di Lugano per lo spazio che ha dedicato a questo sguardo al femminile sulla storia.
Quest’anno celebriamo il 50esimo anniversario dell’ottenimento del diritto di voto e di eleggibilità delle donne svizzere. Non è stato un percorso privo di ostacoli, bensì una lotta durata oltre cento anni che ha visto coinvolte donne da ogni angolo del paese e con ogni percorso di vita. Non dimentico il contributo dato da molti uomini solidali che hanno affiancato queste donne coraggiose nel rivendicare la parità dei diritti, oltre che dei doveri.
Celebrare un avvenimento significa anche ricordare e onorare l’impegno e la perseveranza di coloro che lo hanno reso possibile. L’associazione Omaggio 2021, che ho l’onore di presiedere, si è impegnata per celebrare l’evento storico e far conoscere le sue protagoniste alle nuove generazioni di cittadine e cittadini. Ad agosto è stata organizzata una proiezionepanoramica per raccontare la storia delle donne svizzere sulle facciate dei palazzi di Piazza federale. Inoltre, per le vie di Berna sono stati esposti i ritratti di donne, due per ogni cantone, che hanno contribuito alla conquista dei diritti politici nel 1971. La mostra è poi diventata itinerante e si è spostata in molte città svizzere, compreso il Museo Casorella a Locarno dove si potrà ammirare fino al 1° novembre. Oggi inauguriamo una nuova esposizione che “dà la parola” alle donne. Il 29 e il 30 ottobre 2021 si terrà a Berna la seconda Sessione delle donne. Le rivendicazioni condivise delle 246 donne per raggiungere la parità donna – uomo saranno raccolte e consegnate al Parlamento. Non si può trovare via migliore per ringraziare le donne del passato se non pensando a quelle del presente e del futuro.
Celebrare le donne del passato non ha solo una valenza storica, ma ci permette di capire che i diritti dei quali godiamo oggi sono i risultati di lotte e di perseveranza e che dobbiamo sempre essere attenti per proteggerli. L’esempio delle donne e degli uomini solidali può e deve ispirarci a combattere sempre per la nostra democrazia e per una società più giusta e paritaria.
Conoscere il passato, e in questo modo immaginare il futuro, non può essere fatto senza gli archivi storici, anche audiovisivi. Le testimonianze, le immagini, le voci dei protagonisti che hanno costruito il nostro presente sono fonte di ispirazione preziose da tramandare alle generazioni future. Un esercizio interessante è quello di far dialogare donne del passato e del presente. Il libro “Uno sguardo al femminile” ne è un ottimo esempio. Ricordo, tra i tanti, il contributo di Sarah Rusconi, portavoce di Amnesty International Svizzera, che riflette sul lavoro femminile davanti alla foto di due donne al lavatoio. Poco è cambiato, come ricorda, “il lavoro non remunerato è donna” ancora oggi. Oppure il contributo di Silva Semadeni, storica e già Consigliera nazionale, che guardando una foto di una classe Scuola consortile femminile di Lopagno Roveredo del 1911, riflette su come anche l’istruzione scolastica femminile sia stata una conquista, che deve ancora essere raggiunta in molti Paesi del mondo.
Passato, presente e futuro da sempre si intrecciano e sono imprescindibili per capire chi siamo. Ringrazio l’Archivio audiovisivo di Capriasca e Val Colla che con questa esposizione celebra lo sguardo di generazioni di donne sulla vita.