Auguri di coraggiosa solidarietà - Newsletter

Buongiorno, 

si sta chiudendo un anno intenso che ci ha confrontati personalmente, così come anche a livello di società, con domande importanti riguardo al mondo in cui vogliamo vivere e a quali sono le nostre risposte di fronte alle difficoltà. Sono rincuorata dalla solidarietà mostrata nei confronti di chi fugge dalla guerra in Ucraina e spero che lo spirito di aperta accoglienza si estenda a tutt* coloro che sono costretti loro malgrado a scappare da violenze e persecuzioni. La Svizzera deve dare il suo contributo alla pace, ai diritti umani e alla sicurezza nel mondo, garantire procedure di asilo eque e rapide e introdurre un nuovo status di protezione umanitaria per le persone colpite da conflitti. 
I problemi e le disparità che purtroppo caratterizzano ancora la nostra società necessitano di risposte solidali, nel rispetto e nella convinzione che insieme possiamo cambiare le cose. È estremamente pericoloso permettere che il divario fra ricchi e poveri, tra chi gode dei pieni diritti e chi invece vive nell'ombra, tra "noi" e "gli altri" continui ad aumentare. La giustizia sociale, coniugata a quella climatica, permette di costruire una società forte dove i membri cooperano per raggiungere obiettivi comuni di pace e di stabilità.

Il mio augurio per l'anno prossimo è che vi sia un sano confronto delle opinioni, nel rispetto dei diversi punti di vista, che consenta di giungere a proposte politiche condivise a favore di tutt* e non di pochi. 

I miei migliori auguri per delle felici feste e un nuovo anno di coraggiosa solidarietà.

Sessione invernale delle Camere federali: un bilancio di lotte in corso e risultati raggiunti

La scorsa settimana si è conclusa la sessione invernale delle Camere federali, il punto saliente è certamente stata la nomina di due nuovi consiglieri federali e in particolare di Elisabeth Baume-Schneider, una donna socialista che difenderà anche gli interessi dei più deboli e delle minoranze e alla quale vanno i miei migliori auguri di buon lavoro.
Purtroppo, il Consiglio degli Stati ha rifiutato di entrare in materia sul controprogetto all'iniziativa popolare del PSS per limitare i premi di cassa malati al 10% del reddito disponibile. Così facendo, la maggioranza borghese ha deciso di non rispondere alle necessità di molte persone confrontate con l'esplosione dei premi. Sempre la Camera dei cantoni ha rifiutato le nostre proposte per degli aiuti urgenti per ridurre i premi di cassa malati nel 2023. La discussione sul controprogetto torna ora al Consiglio nazionale che speriamo ribadisca la necessità di agire sul finanziamento per ridurre l'impatto dei premi sul budget delle economie domestiche. Anche in Ticino il Gran Consiglio non ha accettato le nostre proposte per ridurre i premi di cassa malati, ecco perché il Partito Socialista Ticino ha lanciato questa settimana un'iniziativa popolare denominata "Esplosione premi di cassa malati: ora basta!" (iniziativa per il 10%), che chiede di fissare un limite massimo all'impatto dei premi di cassa malati potenziando il sistema di riduzione dei premi dell'assicurazione malattia. Oltre all'iniziativa, il Partito Socialista ha lanciato un referendum contro la decisione recente del Gran Consiglio per maggiori deduzioni dei premi di cassa malati. Questa misura, solo all'apparenza sociale, in realtà sarà a beneficio delle famiglie più ricche e indebolisce una volta di più le finanze dello Stato. Puoi firmare iniziativa e referendum e avere maggiori informazioni qui: ora-basta.ch
 
Da Berna ci sono però anche delle notizie positive. Come il fatto che il Parlamento ha approvato la mia mozione per una migliore protezione delle persone con disabilità contro la violenza domestica e sessuale (22.3233). Questa decisone segue l'approvazione di un'altra mia mozione, quella per la creazione di centri specialistici per le vittime di violenza sessuale (22.3234), che rientra in un pacchetto di proposte che ho presentato contro la violenza di genere e domestica.

Il mio impegno nel rispetto delle istituzioni

La scelta del Partito Socialista di candidarmi al Consiglio di Stato è stata oggetto di molte discussioni e critiche da parte dei partiti di centrodestra. In una recente intervista apparsa sul quotidiano laRegione il 16 dicembre scorso spiego le ragioni del perché intendo continuare il mio lavoro al Consiglio degli Stati fino a un'eventuale elezione nel Governo ticinese. Il mio auspicio è che finalmente si discuta di temi e proposte concrete per il Ticino e la sua popolazione. Puoi leggere l'intervista qui.

Vi ringrazio per seguirmi sempre nella mia attività, per le vostre opinioni e i vostri consigli. Rimango volentieri a disposizione per rispondere a domande sulla mia candidatura e soprattutto per discutere con voi di idee e visioni politiche.


Cari saluti,
Marina

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Intervista a Marina Carobbio