Solidarietà internazionale e migrazione
Grazie alla sua tradizione umanitaria di promozione nel mondo dei diritti umani e della pace la Svizzera gode di una posizione privilegiata sul piano internazionale per farsi portavoce di popoli e Paesi in difficoltà. Non possiamo dimenticare chi soffre e chi lavora in condizioni disumane anche per garantire la ricchezza del nostro Paese. Le varie crisi internazionali, non da ultima la pandemia che stiamo affrontando, ci hanno permesso di capire che solo lavorando assieme e garantendo i diritti e la dignità di tutti, ovunque essi si trovino, possiamo avanzare come umanità.
Attualmente, sono convinta che la Svizzera debba promuovere l’equa distribuzione e l’accesso ai brevetti dei vaccini contro il covid-19 anche nei Paesi in via di sviluppo. Solo proteggendoci tutti e ovunque possiamo evitare nuove varianti del virus e uscire prima dalla pandemia.
Siamo tutti consapevoli degli effetti potenzialmente nocivi del commercio sfrenato odierno: indebolisce spesso le economie del Sud, impiega bambini e adulti in condizioni disumane e distrugge le risorse ambientali. Per questo motivo sostengo il commercio equo e solidale per promuovere il lavoro delle persone del Sud del mondo e la difesa dell’ambiente.
Solidarietà internazionale significa anche evitare che le armi prodotte in Svizzera siano utilizzate nei conflitti che purtroppo flagellano molti Paesi del sud. Di fronte all’impossibilità di assicurare che realmente le armi delle aziende svizzere non siano utilizzate contro civili, continuerò a promuovere il divieto di vendita delle armi (specialmente all’estero) e il divieto di finanziamento dell’industria bellica.
La Svizzera ha sempre beneficiato dell'immigrazione e continuerà a dipendere dall'immigrazione anche in futuro. L'obiettivo della nostra politica d'integrazione è quello di promuovere le pari opportunità e la partecipazione alla vita pubblica e di facilitare la convivenza con la popolazione straniera. Chi vive in Svizzera deve poter partecipare al processo decisionale e alla codeterminazione. Il PS sostiene quindi il diritto di voto per gli stranieri, la cittadinanza semplificata e la Ius soli: più di un quarto della popolazione residente in Svizzera non ha un passaporto elvetico. Molti di loro sono nati e cresciuti in Svizzera. chiunque sia nato qui dovrebbe avere anche la cittadinanza e gli stessi diritti!